Gli strumenti di base come multimetri e oscilloscopi sono le uniche apparecchiatura di ricerca guasti utilizzate in molti laboratori, ma spesso per riparare schede complesse si rivelano insufficienti, quindi è bene conoscere altri strumenti studiati espressamente per una diagnostica più impegnativa.
Le schede elettroniche attuali, dovuto alla crescente integrazione e complessità dei circuiti, risulta più elaborato il percorso della riparazione rispetto a qualche anno addietro. La riparazione può sembrare intimidatoria, ma un approccio metodico e disporre di adeguate apparecchiature di diagnostica aiutano a risolvere i problemi.
È consigliabile di non alimentare la scheda e procedere prima con una accurata ispezione visiva. Se, ad esempio, il problema è un semplice fusibile bruciato, è necessario determinarne il motivo anziché sostituirlo con uno di valore maggiore! I cortocircuiti o i sovraccarichi di solito lasciano segni evidenti.
Se la scheda è ricoperta di vernice per proteggerla dall’umidità, è necessario rimuovere il rivestimento almeno nei punti critici di test prima di iniziare la diagnosi dei guasti. I rivestimenti conformi si possono